Mai

Io non ci casco nelle vostre trappole.
Non comincerò ad odiarli.
Non darò le colpe a Dio.

Io so riconoscerli, i fascismi. Tutti.
Non so appianare le diversità. Mi piacciono.
Non sono tutti uguali, quelli che non sono come me. E molti sono buoni.

Io non ho paura.
Non più di prima, e comunque sempre delle stesse persone.
Non li catturano mai, i malvagi.

Io non ho mai letto Charlie Hebdo.
Non riesco a ridere di ogni cosa. Di quasi tutte sì.
Non ho paura della libertà degli altri.

Io so a chi dare le colpe.
Non a chi ama il proprio Dio.
Non a tutti indistintamente.

Io ho la nausea di voi.
Non di voi musulmani. Di voi che parlate a vanvera.
Non di voi atei. Di voi indifferenti tutto l’anno e tutti i giorni della vostra vita, tranne quando sarebbe veramente poco carino non parlarne.
Non di voi che fate bene a sentirvi in pericolo. Di voi che il pericolo lo progettate, costruite, realizzate, diffondete.

Io sto con i musulmani, oggi –  e con tutti quelli che conoscono la Volontà del proprio Dio.
Sto con chi costruisce pace.
Sto con chi fa sorridere fino a dare da pensare.
Sto con chi sa scegliere a chi dare ascolto e lascia parlare a vanvera chi non ha niente da dire.
Sto con chi non riesce ad essere violento, mai.
Sto con chi ha avuto paura.
Sto con chi condivide.
Sto con chi è sceso in piazza.
Sto con chi sa cosa sia la libertà.
Sto con la ragione e la ragionevolezza.
Sto dall’altra parte rispetto a voi, che aspettavate questo giorno perché si gonfiasse quest’onda d’odio.

Contro voi burattinai dell’orrore e mistificatori della Storia.
Contro chi proclama la libertà bugiarda di accomunare le diversità nel comune denominatore dell’odio. La libertà di mandarli via e averne paura.
Contro chi vive nell’infimo paradosso per il quale si difende la libertà di espressione e si promulga la libertà di odiare.

Io non ci casco. Non mi avrete mai come volete voi.